domenica 21 novembre 2021

Alta 286 metri poggia su una sfera di ceramica, Ivo Cigna: "Ecco perché l'Antenna Rai di Caltanissettava mantenuta"

Considerata un’opera di altissimo ingegno sorge sulla collina Sant’Anna
Rita Cinardi
21 Novembre 2021 11:58

Per i nisseni è uno dei simboli della storia della città ma, se la Soprintendenza ai Beni Culturali non farà dietro front, sarà smantellato, già a partire da domani. L’antenna Rai di Caltanissetta, entrata in funzione nel 1951 per trasmettere il segnale radio sui paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è la struttura più alta d’Italia. Gestito nell'ultimo periodo da Rai Way, l'impianto è stato spento il 9 agosto 2004, a causa del progressivo calo dell'audience dalle Am (modulazione di ampiezza) e per l'alto costo di mantenimento degli impianti. Considerata un’opera di altissimo ingegno sorge sulla collina Sant’Anna, misura 286 metri di altezza,  poggia su una sfera di ceramica e sembra una matita von ls punta in basso. Adesso la soprintendenza ai Beni Culturali in una nota ha dichiarato che non esistono vincoli né paesaggistici, né culturali, e domani, così come comunicato da Rai Way inizierà lo smantellamento.
Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Wwf Sicilia, Legambiente e il comitato Parco Antenna Sant’Anna hanno diffidato, da tempo, la soprintendente Daniela Vullo a revocare entro 48 ore i pareri emessi e, qualora ciò non dovesse avvenire, adiranno le vie legali. “E’ un’antenna che non trasmette più - spiega il presidente Legambiente di Caltanissetta Ivo Cigna - e quindi non inquina, ha un alto valore storico culturale e insiste su una collina di straordinaria bellezza. Da tempo proponiamo tra le altre ipotesi quella di costruire un museo delle telecomunicazioni. In questo momento esistono due cordate di imprenditori interessate a questo sito. E’ stata avanzata anche un’altra ipotesi: poiché il Mediterraneo sta diventando luogo di eventi meteorologici estremi, gli enti di ricerca sarebbero interessati a utilizzare la cima dell’antenna per fare un luogo di ricerca e studio. Sarebbe l’unico presente nel Mediterraneo”. 

Per i nisseni è uno dei simboli della storia della città ma, se la Soprintendenza ai Beni Culturali non farà dietro front, sarà smantellato, già a partire da domani. L'antenna Rai di Caltanissetta, entrata in funzione nel 1951 per trasmettere il segnale radio sui paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è la struttura più alta d'Italia. Gestito nell'ultimo periodo da Rai Way, l'impianto è stato spento il 9 agosto 2004, a causa del progressivo calo dell'audience dalle Am (modulazione di ampiezza) e per l'alto costo di mantenimento degli impianti. Considerata un'opera di altissimo ingegno sorge sulla collina Sant'Anna, misura 286 metri di altezza, poggia su una sfera di ceramica e sembra una matita von ls punta in basso. Adesso la soprintendenza ai Beni Culturali in una nota ha dichiarato che non esistono vincoli né paesaggistici, né culturali, e domani, così come comunicato da Rai Way inizierà lo smantellamento.

Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Wwf Sicilia, Legambiente e il comitato Parco Antenna Sant'Anna hanno diffidato, da tempo, la soprintendente Daniela Vullo a revocare entro 48 ore i pareri emessi e, qualora ciò non dovesse avvenire, adiranno le vie legali. "E' un'antenna che non trasmette più - spiega il presidente Legambiente di Caltanissetta Ivo Cigna - e quindi non inquina, ha un alto valore storico culturale e insiste su una collina di straordinaria bellezza. Da tempo proponiamo tra le altre ipotesi quella di costruire un museo delle telecomunicazioni. In questo momento esistono due cordate di imprenditori interessate a questo sito. E' stata avanzata anche un'altra ipotesi: poiché il Mediterraneo sta diventando luogo di eventi meteorologici estremi, gli enti di ricerca sarebbero interessati a utilizzare la cima dell'antenna per fare un luogo di ricerca e studio. Sarebbe l'unico presente nel Mediterraneo". (Giornale Nisseno)