Dopo quindici anni di attesa, delusioni, ostinazione, battaglie contro un'amministrazione kafkiana, da settembre Bretagne 5 trasmette finalmente in onde medie. Dal 1 gennaio è accessibile anche in rete l'unica trasmissione radio francese in onde medie, che trasmette sui 1593 kHz, rimasta dopo la disattivazione di tutti i trasmettitori pubblici francesi di France Blu e France Info. Il progetto della radio bretone è nato nel 1999. Già allora, malgrado l'85% dei ricevitori fossero in grado di ricevere quella banda, le onde medie non interessavano più a nessuno, ha dichiarato Stéphane Hamon, segretario generale dell'associazione che la gestisce e figura principale dell'emittente. Le onde medie permettono di coprire zone più ampie di quanto non riesca a fare un trasmettitore FM, e sono essenziali per la copertura di aree rurali distanti dalle città principali, e con il suo trasmettitore nel cuore del paese, Bretagne 5 dovrebbe riuscire a coprire l'intera regione, comprese quelle di difficile copertura. Non è stato semplice, come dimostra l'iter non ancora concluso in Italia, convincere il CSA (il regolatore francese) ad autorizzare le onde medie ad operatori privati come Bretagne 5, ma l'associazione decisa ad andare avanti, negli anni ha costruito le proprie infrastrutture, studi e postazione trasmittente, decisa ad andare avanti in ogni caso, anche in stato di illegalità, insomma, qualora non fosse arrivata la regolare autorizzazione, si sarebbe operato come emittente pirata. E invece, finalmente, dopo oltre 15 anni di attesa, il 21 aprile, 2015, arriva finalmente la tanto agognata consessione, che ha permesso a Bretagna 5 di aprire i battenti e di cominciare contestualmente una nuova lotta, quella dello sbarco sulla rete digitale DAB operativa in Francia, anche se Stéphane Hamon continua a credere che le onde medie abbiano ancora un futuro davantio a se. In bocca al lupo agli amici francesi, sperando siano d'esempio per la nascente radiofonia privata in Italia.