'In ragione del suo legame con la parola', la radio come media 'partecipa in modo speciale alla missione della Chiesa' che e' 'l'annuncio del Vangelo, a sua volta Logos', cioe' Parola di Dio. Lo ha ricordato oggi Benedetto XVI nel discorso rivolto alle radio cattoliche di 50 paesi, i cui dirigenti partecipano in questi giorni a un incontro promosso in Vaticano dal Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali. Papa Ratzinger ha espresso la sua 'stima per gli operatori delle emittenti cattoliche'. 'Oggi - ha rilevato - anche se fate uso delle moderne tecnologie di comunicazione, le parole che trasmettete sono umili e alcune volte sembra che si perdano in mezzo alla competizione di altri mass media piu' rumorosi e piu' potenti'. La radio pero', ha spiegato il Papa, e' congeniale all'evangelizzazione: infatti, la Chiesa l'annuncio del Vangelo 'lo fa soprattutto per mezzo della parola: nella sua semplicita' e apparente poverta', la parola, inscrivendosi nella comune grammatica del linguaggio, si pone - ha ricordato - come strumento che realizza la capacita' di relazione degli uomini'. Questa parola, ha aggiunto, 'si fonda sulla ricchezza condivisa di una ragione creata ad immagine e somiglianza del Logos eterno di Dio, cioe' di quel Logos in cui tutto liberamente e per amore e' creato'. Tuttavia non basta un microfono per convertire la gente. 'In effetti - ha affermato Papa Ratzinger - il Vangelo non e' solamente una comunicazione di cose che si possono sapere' ma e' piuttosto 'una comunicazione che produce eventi e cambia la vita'. Questa comunicazione di Dio, ha detto ancora, offre 'un nuovo orizzonte di speranza e verita' alle aspettative umane'. Per il Papa teologo, e' dunque importante 'rendere attraente la Parola di Dio' dandogli corpo attraverso trasmissioni radiofoniche che tocchino 'il cuore degli uomini del nostro tempo' e 'partecipino alla trasformazione del mondo'. E in forza di questa potenzialita' insita nel mezzo, Benedetto XVI ha esortato i dirigenti delle 60 radio cattoliche nazionali (per l'Italia 'Radio In Blu' testata e agenzia radiofonica della Cei) che hanno aderito all'invito dell'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del dicastero promotore del Congresso, a 'non scoraggiarsi, ma continuare a seminare la Parola, dando compimento al comandamento evangelico di annunciare la Buona Novella a tutte le nazioni. Le parole che trasmettete - ha sottolineato - raggiungono innumerevoli persone alcune delle quali non si recano mai in chiesa perche' non credono o appartengono ad altre fedi. Altre non hanno mai sentito nominare Gesu', e proprio attraverso il servizio delle radio giungono a loro per la prima volta le parole della Salvezza. E cosi' i network cattolici possono rappresentare, fin d'ora, una piccola ma concreta eco nel mondo di quella rete di amicizia che la presenza di Cristo Risorto ha inaugurato fra cielo e terra e fra uomini di tutti i continenti e le epoche aiutando il cuore di ogni uomo ad aprirsi a Cristo, aiuterete il mondo ad aprirsi alla speranza e a spalancarsi - ha concluso il Papa - a quella civilta' della verita' e dell'amore che e' il frutto piu' eloquente della sua presenza fra noi'. (AGI)