Una radio per raccontare le questioni europee simultaneamente in tutta l'Unione: da aprile 16 stazioni radiofoniche di 13 Stati membri avvieranno un programma comune, in 10 lingue, per consentire ai cittadini europei di tenersi aggiornati su quello che succede a Bruxelles. L'iniziativa, finanziata dall'esecutivo europeo con 5,8 milioni di euro, non toccherà l'Italia. "Non è colpa nostra, ma presto o tardi avremo un membro italiano nel consorzio, lo auspico molto", spiega Antoine Schwarz, presidente della francese Rfi. Il bando è stato infatti vinto da un gruppo formato anche dalla spagnola 'Punto radio' e dalla tedesca 'Deutsche Welle'. "Ci siamo rivolti alla Rai e non ci ha risposto in modo decente", ha spiegato Thierry Vissol, alto funzionario della Commissione che si è occupato del progetto. "L'Italia è stata più che sollecitata e pregata, ma ha addotto problemi di governance, di difficoltà e di organizzazione, e poi le persone di contatto sono scomparse. Avevamo contattato anche Radio24, che però ha deciso che non sarebbe stato coerente con la linea editoriale. Sembra che al momento in Italia non ci sia interesse per l'Unione europea". Il sostegno economico della Commissione europea al consorzio di radio proseguirà per cinque anni dal lancio del progetto, "nel più rigoroso rispetto della libertà editoriale". Il programma quotidiano, di una durata tra i 30 e i 60 minuti, comprenderà interviste, dibattiti e eventi in diretta. Le trasmissioni saranno inizialmente diffuse in 10 lingue, ossia tedesco, inglese, bulgaro, francese, spagnolo, greco, ungherese, polacco, portoghese e rumeno. Il consorzio è formato da radio di ogni tipo: nazionali, regionali, locali, pubbliche e private. (Apcom)