Oggi mettiamo a cuore aperto un apparecchio costruito dalla C.G.E. italiana e messo in commercio nel 1937. Si tratta del Modello 461, soprammobile di di grandi dimensioni, molto pesante ma anche piuttosto particolare sia nel design che nella costruzione.
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Derivato dal modello 451, messo in commercio nel 1936, il nostro 461 denota una parziale riprogettazione che interessa lo stadio MF e quello BF. Impiega le tipiche 5 valvole: 6A7, WE33 o AF3, 75, 6L6 e 80 come raddrizzatrice. Rispetto al suo predecessore, il 461 ha subìto la sostituzione della amplificatrice di MF ; dalla ormai obsoleta 78, si è passati alla nuova AF3 o WE33 che garantiva migliore stabilità, sensibilità, amplificazione e minor rumore di fondo.
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Altro cambiamento fu quello della valvola finale di BF; dalla 42, si passò alla appena uscita 6L6, molto più potente, poteva meglio pilotare il generoso altoparlante di ben 26 centimetri di diametro, garantendo, tutt'oggi, una riproduzione audio veramente molto buona. Del 461 esistevano due versioni: lusso e normale ma la differenza era assai esigua poiché si trattava di applicare una cornice in legno, lavorata a traforo, davanti alla tela dell'altoparlante...tutto qui.
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Le gamme coperte sono tre: Onde Medie, Onde Corte ed Onde Lunghe; i controlli sono classici: interruttore rotativo per l'accensione, controllo di volume, sintonia, cambio gamma laterale e controllo di tono. Proprio su questo controllo vale la pena soffermarci; in realtà, non si tratta del solo controllo di tono ma di un vero e proprio filtro di banda che agisce sul nucleo del primo trasformatore di MF e funziona in questo modo: fino a 3/4 della sua corsa, il potenziometro agisce come controllo di tono classico (condensatore sul circuito anodico della finale BF) ma proseguendone la rotazione e grazie ad una leva calettata sull'alberino, vene messo in movimento un sistema di leve articolate che mette in movimento il nucleo della prima MF, facendo così variare la banda passante del ricevitore, consentendo di rendere la sintonizzazione molto acuta e selettiva. (ne ho fatto una breve video clip).
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Il telaio è molto robusto e pesante ed ha il sistema "estrazione rapida", brevetto C.G.E., che grazie a due soli perni ed all'assenza di viti, permette di estrarre il telaio in pochi secondi. Il suo altoparlante, come detto, è molto grande, circa 26 centimetri di diametro e consente un ascolto ottimo ancora oggi, la scala parlante è suddivisa per nazioni, cosa assai comune negli apparecchi di quegli anni (Marelli, Unda, Watt, ecc.).
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Può essere alimentato da 110 a 255 Volts, come era uso fare in anni in cui le reti di alimentazione non erano affatto stabili. Impiega compensatori ceramici ed in MICALEX, all'epoca nuovissimo isolante. Sul retro troviamo le prese di antenna a terra ed accanto, la prese FONO.
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Era nel salone di un antico palazzo a Fabriano; mi venne donato dall'anziana proprietaria che mi spiegò che l'apparecchio non venne mai mosso dal tavolo su cui venne messo, nel 1938 e da cui io la sollevai, circa trent'anni or sono.
C.G.E. 460 SCHEMA ELETTRICO
Paolo Pierelli