Al giorno d'oggi, su una semplice radiolina leggiamo la frequenza sul Display certi di essere sulla giusta lunghezza d'onda, ma domandiamoci come facevano negli anni 40 con i ricevitori e trasmettitori del tempo a centrare esattamente la frequenza (anche se le loro scale erano già abbastanza precise) oltretutto in tempo dì guerra, quando ricevere e trasmettere su una precisa frequenza poteva fare differenza tra la vita e la morte. Sveliamo l'arcano: a far quadrare le cose (almeno negli U.S.A) ci pensava il piccolo BC 221 in dotazione al famoso "Signal Corps". Il BC 221 fu fabbricato su larga scala in diversi modelli da alcune importanti fabbriche fra cui Bendix e Zenith: spesso in foto dell'epoca si vede il BC221 accanto ai famosi 'BC" al lavoro nelle Stazioni Radio delle Forze Armate. Il BC 221 è portatile a valvole (serie militare VT) alimentato a batterie o con l'apposito alimentatore RA-133, è provvisto di scala analogica con sintonia a Verniero. La sua funzione è "Oscillatore Misuratore di Frequenza" con escursione tra Khz.125 e Khz.20.000 , la sua utilità è per calibrare la sintonia di ricevitori e trasmettitori nella "Stazioni Radio" e per impiego nelle fabbriche e officine di riparazione di detti apparati. Va ricordato che in Italia nel dopoguerra e per un certo periodo il BC 221, per la sua stabilità e precisione, fu usato e apprezzato come valido strumento dì misura in importanti fabbriche nazionali dì apparecchi radio. Il cuore del BC 221 è il cristallo di quarzo a 1000 Kilocicli che generando molte armoniche copre con estrema precisione l'intervallo tra 125 e 20.000 kHz. con un trascurabile errore contenuto in un +I_ del 0,10 %. Il BC221 è corredato del suo libretto delle frequenze (a volte con correzioni battute a macchina da scrivere) questo libretto è collocato nell'apposito scomparto e deve tassativamente riportare matricola identica a quella dell'apparecchio, se i 2 numeri non combaciano, la lettura di frequenza non è attendibile; ogni BC221 veniva tarato in fabbrica per garantirne l'assoluta precisione. Va segnalato che i Radioamatori Americani amanti del Surplus, suggeriscono di non lubrificare, se non necessario, gli ingranaggi del BC221 perché un grasso con viscosità diversa dal grasso originale può comportare micro giochi di meccanica e così compromettere l'indicazione precisa della frequenza. Per il suo tempo il BC221 era un aggeggio strategico molto sofisticato, tant'è che sul "Manuale Tecnico" viene indicato il modo per eventualmente distruggerlo perché non cada intatto in mani nemiche. L'apparato è dotato di valvole metalliche VT (Vacuum Tube), di un quarzo e di un condensatore variabile "Termo Compensato", con demoltiplica 1 a 50 e con Verniero che fa ruotare la scala graduata. L'alimentazione è con batterie per anodica e filamenti o con l'alimentatore "RA 133". Nelle vecchie riviste di elettronica, veniva indicato come alimentarlo con un alimentatore moderno e stabilizzato sia sull'anodica e sui filamenti per contenere sbalzi di tensione che ne compromettono la precisione. L'apparecchio è piccolo con pochi semplici comandi: il Commutatore di gamma: Bassa/Alta, il Comando Taratura (per settare l'apparato), Acceso Spento, il Comando di Guadagno, il Commutatore Mode "Oscillatore/ Check /Solo Cristallo", il Comando di Sintonia "Verniero" con lettura diretta dì "Unità, Decine, Centinaia" e per finire 2 prese per cuffia e sul lato superiore il morsetto di uscita a cui va collegato uno spezzone di filo per irradiare il segnale. Esistono varie versioni caratterizzate da lettera finale diversa e dal contenitore che è o in lamiera verniciata in nero raggrinzato o in legno di color verde militare. In rete c'è molta letteratura sul BC 221, che rappresenta un bel pezzo di Storia e che nonostante l'avvento dei moderni apparecchi digitali, fa ancora la sua bella figura e un buon servizio per chi è affetto dalla sana nostalgia per i vecchi ma ancora gloriosi e arzilli apparati a valvole!
Testo di Lucio Bellè