giovedì 29 maggio 2008

DEUTSCHE TELEKOM / INDAGINE CONTRO EX VERTICI,PERQUISITA SEDE-PUNTO

Procura: l'attuale ad Obermann non coinvolto nell'inchiesta




Terremoto in casa Deutsche Telekom. La procura di Bonn ha avviato in mattinata un'inchiesta per far luce sulle intercettazioni decise dai vertici del colosso tedesco ai danni di alcuni manager e giornalisti. Nelle stesse ore gli inquirenti hanno perquisito diversi uffici nella sede centrale del gruppo, a Bonn.

In tutto gli indagati sarebbero meno di dieci. Tra questi spiccano due nomi: l'ex numero uno di Deutsche Telekom, Kai-Uwe Ricke, e l'ex presidente del consiglio di sorveglianza ed ex amministratore delegato di Deutsche Post, Klaus Zumwinkel. Come confermato da un portavoce della procura, Ricke e Zumwinkel sono sospettati di aver violato le leggi sulla segretezza delle comunicazioni e sulla protezione dei dati.
Ricke ha lasciato il gruppo nel novembre del 2006; Zumwinkel a febbraio, dopo essere stato travolto dallo scandalo sulle maxi evasioni fiscali in Liechtenstein

L'inchiesta non coinvolge invece l'attuale amministratore delegato, René Obermann, né altri membri del consiglio di gestione ancora attivi in Deutsche Telekom. L'ufficio di Obermann figurerebbe comunque tra quelli perquisiti oggi.

Nel frattempo i rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza hanno annunciato che sporgeranno denuncia contro la società e contro ignoti. Come spiegato da Michael Sommer, capo della confederazione sindacale Dgb e membro del consiglio di sorveglianza, c'è il sospetto che alcuni rappresentanti dei lavoratori all'interno dell'organo siano stati spiati.

Lo scorso fine settimana Deutsche Telekom ha ammesso di aver controllato i dati delle telefonate effettuate da alcuni membri del consiglio di sorveglianza.
Secondo i media tedeschi, il colosso tedesco avrebbe incaricato una società berlinese di comparare tali dati coi numeri di telefono di alcuni giornalisti economici. L'obiettivo era trovare i responsabili delle fughe di notizie.
Stando all'azienda, i fatti risalirebbero al 2005 e al 2006, periodo in cui ai vertici del gruppo si trovava Ricke.

Il quotidiano Financial Times Deutschland ipotizza però che le prime intercettazioni siano avvenute già nel 2000, sotto la guida del predecessore di Ricke, Ron Sommer, dimessosi nel 2002. Allora un'agenzia di investigazioni private ingaggiata da Deutsche Telekom avrebbe piazzato persino una telecamera nascosta nell'ufficio di un redattore del giornale, Tasso Enzweiler, per risalire ai suoi contatti coi vertici del gruppo di Bonn.
Lo stesso Sommer ha respinto al mittente le accuse. "Non avrei tollerato tali pratiche", ha detto al sito del settimanale Der Spiegel.

Il caso potrebbe essere soltanto agli inizi. A dar retta al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, Deutsche Telekom ha persino tracciato i movimenti dei giornalisti e dei membri del consiglio di sorveglianza sotto osservazione, servendosi dei dati di T-Mobile (la divisione di telefonia cellulare). (Apcom)