mercoledì 23 dicembre 2020

Ci ha lasciato Marco Salvi.....

Con immenso dolore apprendiamo della morte di Marco Salvi. Quest'anno infame si è portato via uno dei più appassionati collezionisti di adesivi radio tv, una passione per la quale da decenni organizzava un incontro di scambio internazionale nella sua Colle Val D'Elsa. E oltre che appassionato collezionista di adesivi di emittenti radio e tv. anche sfegatato tifoso della Juventus e coordinatore nella sua zona degli eventi Telethon. Marco sfidando tutte le previsioni della durata di vita di chi, come lui, soffre dalla nascita di sclerosi laterale amiotrofica, se n'è andato a 54 anni. Trascorreva le sue giornate su una sedia a rotelle davanti ad un computer dotato di un mouse dedicato a chi non ha più l'uso delle mani, salvo che per due dita che gli permettevano di interagire con amici virtuali, scambiare pensieri e saluti sui social, leggere quotidiani online, guardare film e seguire la sua squadra del cuore. Bastava entrare nel suo studio per rendersi conto che Marco era uno di quei tifosi comunemente chiamati "Gobbi". Ovunque intorno a lui gagliardetti, cimeli, portafortuna di colore bianconero che inevitabilmente riportano a quella "Vecchia Signora" che per Marco aveva un fascino irresistibile. Nel soggiorno un grande schermo al plasma davanti al quale gli amici di sempre, con una pizza e una birra, si ritrovavano per condividere con lui gli eventi calcistici più importanti. «Anche il giorno dopo la morte del mio babbo sono venuti - raccontava -, mi avevano telefonato dicendo che quella partita non l'avremmo vista tutti insieme come sempre, ma ho voluto che mi fossero vicini soprattutto quella sera». Aveva vissuto con terrore il timore, poi diventato realtà di perdere la mamma, da quel momento la sua vita è profondamente cambiata, unendo al dolore e alla malattia anche le difficoltà legate al quotidiano e alla gestione economica delle tre badanti che si alternavano nella sua casa, ma in fondo possiamo dire che Marco è stato un uomo fortunato, fortunato di avere avuto intorno gente che gli ha voluto bene e con cui accomunava delle passioni. Tanti amici che non lo hanno abbandonato alla sua sorte, come le ragazze della Associazione GRG la Badia diretta da Fabrizio Baldini che dal 1990 collabora con l"UILDM" Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. E poi quelli che, spesso, organizzavano eventi e spettacoli per raccogliere i fondi necessari al suo quotidiano. Grazie a Valdelsa.net, vi riproponiamo un estratto di una sua intervista.... ciao Marco, ci mancherai... R.I.P.

Marco come passi la tua giornata?

«In passato ho avuto delle esperienze lavorative part-time, compatibili con la mia condizione, al Comando dei Vigili Urbani e negli uffici della Asl di Colle Val d'Elsa. Oggi il computer è l'amico insostituibile che mi fa compagnia tutto il giorno, ma mi è utile anche per la ricerca e lo scambio di  adesivi di emittenti RADIO E TV.  Ho iniziato la collezione nel 1982 nella mia città, poi, grazie ad un indirizzo trovato casualmente, ho conosciuto un collezionista che mi chiedeva di corrispondere con lui e di iniziare un assiduo scambio di adesivi che continua ancora oggi. Nel 1988 ho partecipato a un convegno organizzato a Milano, all'interno della mostra IBTS, esperienza che ho ripetuto anche l'anno successivo. Da allora ho organizzato meeting di scambio per collezionisti all'interno della Mostra del Cristallo di Colle di Val d'Elsa, mentre da qualche anno il meeting si svolge annualmente in concomitanza della manifestazione Telethon nei primi 15 giorni di dicembre. Questo è diventato un appuntamento da non perdere per molti collezionisti italiani ed europei».

Una parete della stanza è occupata da un numero incredibile di inserti che raccolgono 42.500 adesivi perfettamente catalogati negli anni con l'aiuto di amici e collaboratori.

Marco, se fosse possibile esprimere un desiderio, quale sarebbe il tuo?    

Lo sguardo di Marco si perde nel vuoto alla ricerca delle sue priorità, poi con un sorriso chiede se può approfittare ed esprimerne due invece di uno.

«Il più importante riguarda la mamma, vorrei che ritornasse ad essere quella che era prima dell'Ictus che l'ha colpita nel 2015, vorrei che potesse continuare a farmi da mamma e da babbo, visto la tragica scomparsa di mio padre di dodici anni fa. Oggi mamma è nella condizione di dover essere accudita giorno e notte ma sono contento che sia ancora con me. Nonostante tutto ho il terrore di perderla, lei è tutta la mia famiglia».

E il secondo desiderio?

«Vorrei tornare a Torino a vedere una partita della Juve, i miei amici mi hanno già portato ma mi piacerebbe tanto poterci andare ancora una volta!».