martedì 12 giugno 2012

Radio Vaticana taglia le onde corte per l'Europa e l'America

Dal prossimo 1° luglio la Radio Vaticana dira' addio alle trasmissioni in onde medie e in onde corte. E' l'ora di Internet anche per l'emittente della Santa Sede. E' questa la svolta alla quale si prepara la Radio Vaticana diretta da padre Federico Lombardi. I programmi radiofonici in circa 40 lingue della Radio Vaticana - ricevuti via satellite o via internet - sono oggi ritrasmessi da un migliaio di radio locali o regionali in FM e OM in circa 80 Paesi dei cinque continenti. Sono inoltre accessibili live su cinque canali web e on demand e in podcast in ogni punto del mondo da cui ci si possa connettere al Sito della Radio Vaticana. Dunque, recita un comunicato ufficiale diffuso oggi, ''tenuto conto della vasta accessibilita' dei suoi servizi tramite le ritrasmissioni radio locali, regionali o nazionali, e tramite il Web e alcuni canali satellitari, la Radio Vaticana ritiene che sia giunto il tempo in cui sia possibile ridurre l'impegno delle trasmissioni con le tecnologie tradizionali delle Onde Corte e delle Onde Medie, trasferendo cosi' risorse in nuove direzioni''. Per questo motivo dal primo luglio ''verranno terminate dal Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria tutte le trasmissioni in Onde Medie e quelle in Onde Corte verso la maggior parte dell'Europa e delle Americhe, che sono appunto le regioni del mondo in cui la copertura da parte delle ritrasmissioni radio e l'accesso tramite Internet sono ormai le vie di gran lunga preponderanti per fruire dei servizi della Radio Vaticana''. E' un cambiamento che si annuncia complesso anche sotto il profilo organizzativo: ''La riduzione attuale interessa circa la meta' dei tempi di trasmissione dal Centro Trasmittente, dove si avvia lo studio per la ristrutturazione del Centro stesso in funzione delle nuove tecnologie di comunicazione''. ''Nel corso dei prossimi anni - si spiega - si prevedono ulteriori riduzioni delle trasmissioni in Onde Corte, tenendo pero' sempre presente il dovere di servire con particolare attenzione quelle aree e popolazioni piu' povere o in situazioni di difficolta' (in particolare in Africa, nel Medio Oriente o in Asia), che non hanno altre vie alternative per ricevere capillarmente la voce del Papa e della Chiesa''. (Adnkronos via Andrea Borgnino IW0HK)