Queste brevi righe nascono grazie ad una radio giapponese che fa parte della mia modesta Collezione di radio a transistor, la "Piccola" in questione è la Standard "SR- H741" una radio portatile, quasi tascabile, a 8 transistor con 3 gamme d'onda: Lunghe, Medie e Corte. Questa radio che si avvale di un circuito Supereterodina è stata costruita in Giappone circa negli anni 70, ha buone caratteristiche tecniche per il suo tempo, è di impiego intuitivo e ben costruita e oggi è ancora valida per un ascolto generico (qui allego le foto della radio, interno compreso). La piccola Standard mi ha incuriosito a tal punto da approfondirne la sua storia. Ciò detto, andiamo a capirne di più. La Società Giapponese "Standard Radio" viene fondata a Tokyo nel lontano 1953, La fabbrica inizia con una produzione di radio portatili a valvole, apparecchi di cui nel Giappone del dopoguerra c'è molta richiesta per il motivo che durante la 2°guerra mondiale, nel duro conflitto tra Giappone e Stati Uniti, a Tokyo e in tutte le Prefetture giapponesi la polizia sequestrava le poche radio in possesso dei privati, che poi venivano restituite ai proprietari con il blocco del commutatore di onde corte o la sistematica rottura delle bobine dedicate.
Questa manomissione aveva lo scopo di non consentire ai Giapponesi l'ascolto della propaganda trasmessa in onde corte dalle Stazioni Radio "Anglo Americane" propaganda ostile al Governo Giapponese. Per questo motivo nel Giappone del dopoguerra, passati i tristi momenti, è molto alto il desiderio degli abitanti di sentirsi collegati al mondo e quindi c'è grande richiesta di nuovi e moderni apparecchi radio, grazie anche all'economia che va riprendendosi per le lungimiranti concessioni del Generale MacArthur tra cui l'idea di dare ai Giapponesi lo sfruttamento su scala industriale del brevetto del Transistor. Alla luce di questi fatti la fabbrica Standard abbandona la produzione di radio a valvole di vecchia maniera e passa alle innovative e piccole radio a transistor, radio ben curate nei minimi particolari, veri concentrati di qualità e miniatura. Nel 1957 dalla Standard uscirà il loro primo modello dì radio a transistor la SR F-31 (oggi rarissima) verso il 1959 la Standard, forte .dei recenti successi, costruisce il nuovo e imponente stabilimento di Sagamihara (diverrà il quartier generale della Società) sito nell'area della Prefettura di Kanagawa, importante zona industriale, facilitata da collegamenti ferroviari con Tokyo. Nel 1965 la Standard lancia sul mercato la "Micronic Ruby" che otterrà un grandissimo successo: questa mini radio definita "La più piccola radio del mondo" è un sapiente mix di design, gioielleria e miniaturizzazione.
Nel 1975 la. Standard cambia nome in Marantz Japan (chi non conosce i prestigiosi prodotti Marantz in campo Hi-Fi alzi la mano) e a far data dal 1980 opera sul ricco mercato americano come "Standard Communication Corporation" con base a Los Angeles, poi nel primo decennio degli anni 2000 continua il lungo cammino di successi perfezionando la fusione con Yaesu e poi culmina il Suo percorso evolutivo con l'importante fusione con il colosso Motorola. Va ricordato che Standard è stata "Player" anche in campo Radio Amatoriale con apparati dedicati, molti ricorderanno lo " Standard C6500 Communications Receiver" valido ricevitore a copertura continua a stato solido con sistema "Wadley" che a suo tempo fu concorrente del blasonato Drake SSRI. Tornando alla mia "Musa Ispiratrice" la piccola Standard SR- H741L, essa conquista lo sguardo con il suo bel design in livrea azzurro argentea, il suono è gradevole e l' insieme è tanto compatto che all'interno non c'è posto nemmeno per un cucchiaino di zucchero. La piccola Standard in questione fa ancor oggi ascoltare molte Stazioni Radio sparse per tutto il Mondo. Con il modesto costo di tre pile da 1,5 Volt, i suoi 8 transistor non si stancano di lavorare e non si finisce più di ascoltare voci, suoni e notizie divise sulle sue tre gamme d'onda. Una piccola Standard con solo 400 grammi di sana tecnologia Japan anni 70 e con il contenuto di tanta nostalgia per un glorioso passato, un insieme bello da vedere e fatto per durare. E' tutto, molte grazie davvero alla piccola e gentile "Signora Standard"!
Testo, ricerca Storica, foto e radio Standard "SR H741 L" di Lucia Bellè