Come detto e promesso, BC312 SIA!! Ed eccoci pronti per una piacevole escursione all'interno di uno dei più diffusi e ben realizzati ricevitori del periodo bellico.
Questo esemplare è di provenienza francese ed è stato revisionato nel 1955, pur risalendo ad oltre 10 anni prima. Alla fine della guerra, in ordine ad un accordo/obbligo siglato tra l'esercito USA e gli eserciti alleati, gran parte delle apparecchiature radio, armi e mezzi vennero venduti a questi ultimi che provvidero a ricondizionarli ed a utilizzarli.
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Da noi provvidero i vari e famigerati Conti, Scialotti, Jezzi e Geloso che ripannellavano gli apparecchi o addirittura rifacevano le scritte a vernice e rivendevano il tutto all'esercito che lo pagava due volte. Nessuno stato avrebbe mai ricostruito queste apparecchiature per l'eccessivo costo degli impianti necessari; si limitarono a rifare i pannelli ed a stampigliare le scritte sui telai ed infatti, nel nostro 312 ci sono scritte in inglese e francese.
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Alimentato tramite dynamotor, il 312 è dotato di due stadi ad alta frequenza che ne fanno un ricevitore di ottima sensibilità, di un oscillatore a battimento (bfo) che agevolmente demodula anche la SSB e di un oscillatore locale racchiuso in uno scatolato metallico che ha al suo interno una spessa coibentazione per evitare derive termiche dovute alla temperatura esterna.
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La sintonia si muove tramite un sistema di demoltipliche che consentono una regolazione dolce e precisa, assistita da un comando di sintonia fine, molto utile e preciso.
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Il cambio gamma avviene tramite il movimento di un commutatore multiplo che è calettato su un lungo perno che attraversa tutta la sezione af ed è mosso da un sistema cardanico che, come la sintonia, è dotato di ingranaggi a recupero di tolleranza.
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Il BFO è contenuto in una custodia metallica che ne garantisce la schermatura e la stabilità termica, riscontrabile con l'ascolto della SSB e del CW, sempre centrato e stabilissimo. Due gli ingressi di antenna, coassiale per uso mobile e filare per uso fisso più morsetto di terra.
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In molti 312 esiste un sistema di recupero della sensibilità che agisce progressivamente con l'aumentare della frequenza ricevuta, tramite la variazione potenziometrica della polarizzazione delle valvole di af, molto simile a quello usato dalla SUPERINDUTTANZA PHILIPS negli anni 30. E' presente nei miei due esemplari.
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Il commutatore OFF VCM VCA serve ad utilizzare il ricevitore con AGC automatico o manuale, quest'ultimo indispensabile per demodulare la SSB ed il CW. Attivando il BFO con AGC automatico, non sarebbe possibile ascoltare nessuno dei due modi di emissione. Quando si passa in AGC manuale, il controllo di volume, costituito da un doppio potenziometro, diventa controllo di sensibilità di ingresso (RF GAIN).
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I comandi e controlli sono noti: compensatore di antenna, volume, sintonia fine e veloce, reostato per regolare la luminosità della scala (in alcuni 312 è sostituito dal controllo di selettività), regolazione nota del BFO, AGC automatico o manuale, cambio gamma ed interruttore del BFO.
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Il grosso connettore sulla destra non serve soltanto ad alimentare l'apparecchio ma anche a connetterlo con il trasmettitore, solitamente un BC191, ed a collegare a quest'ultimo il microfono, il tasto ed il deviatore rx/tx per permettere di tenere il 312 in stand by durante la trasmissione. Ci sono poi le uscite cuffia ed altoparlante, in genere un LS3.
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L'alimentatore è costituito da un dynamotor contenuto all'interno, provvisto di filtri ed impedenze, che provvede a fornire la tensione anodica, circa 240 volts mentre quella dei filamenti è prelevata direttamente dai 12 volts d'ingresso. L'assorbimento è di circa 4,5 Ampere.
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Tanto ci sarebbe da dire su questo ottimo ricevitore, ancora oggi validissimo e che ha il suo gemello alimentato a 115 vca, il BC342 ma lascio alle immagini il piacere di osservare quanto la costruzione fosse una vera, grande opera di elettromeccanica ed elettronica. Un vero piacere è l'ascolto sia bcl che radioamatoriale, fatto con questo ottimo apparecchio.
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Spero sia di interesse anche questo glorioso ricevitore. La prossima settimana entreremo nell'organismo di un vero capolavoro, unico ed irripetibile. Vedremo e sentiremo un HRO SENIOR, primo modello e prima serie, del 1935.
Paolo Pierelli