venerdì 15 febbraio 2019

South Sudan: Radio Mama Sarah

Ieri era la Giornata mondiale della radio. La radio informa, trasforma e unisce, mette insieme persone, comunità e promuove cambiamenti positivi. In particolare la radio è lo strumento che meglio riesce a contrastare i richiami della violenza e la diffusione dei conflitti. Forse è proprio per quest’insieme di motivi, che l’Unesco ha scelto come filo conduttore per l’ottava edizione il tema: Dialogo, tolleranza e pace, invitando tutte le stazioni radio del mondo a evidenziare l’importanza di queste tre caratteristiche importanti, e ad essere strumenti attivi di partecipazione e di sviluppo dell’umanità nella sua diversità. 

Nel Sud Sudan, nella provincia interna dell’Equatoria Centrale, proprio ieri, è nata la prima stazione radio anglicana nella capitale Juba, nel Sud Sudan, e intitolata a una donna speciale, la già presidente provinciale dell’Unione delle madri, Mama Sarah Meling. Da ieri, dunque, è possibile ascoltare Sit Sarah Radio sui 98.1 Fm. La parola «Sit»significa «Signora».

Sit Sarah, era una fervente credente e aveva incontrato Cristo negli anni ‘40. Trasferitasi a Juba nel 1951 creò il Movimento di risveglio per Juba operando nella Mothers ‘Union (un’organizzazione mondiale di oltre 4 milioni di membri in 84 paesi la cui visione è di un mondo in cui l’amore di Dio viene mostrato attraverso relazioni amorevoli, rispettose e floride, ndr).

Il prezioso impegno che Mama Sarah ha dedicato in particolar modo alle donne, ai giovani  e alle famiglie è sempre stato apprezzato delle comunità locali. 

Meling morì nell’ottobre del 1996, ma molti responsabili ecclesiastici e residenti del luogo ricordano tuttora le sue opere e la sua missione, che oggi non sarà dimenticata grazie alla modulazione di frequenza e soprattutto in un paese che vede oltre 19mila bambini reclutati come soldati. Lo afferma un rapporto Unicef uscito l’altro ieri, il 12 febbraio, Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato, il quale ricorda che dallo scoppio della guerra civile nel 2013 sono migliaia i bambini coinvolti nel conflitto.