Torna a salire la tensione tra Hugo Chavez e le emittenti radiotelevisive private: per contrastare un'informazione distorta e contraria al governo, il presidente del Venezuela ha evocato lo spettro di una "guerra dei media". Nel tradizionale discorso alla nazione del sabato, ieri sera Chavez ha ipotizzato la creazione di una serie di centri di monitoraggio governativi: articolati su base regionale, i nuovi organismi dovrebbero segnalare l'informazione scorretta in modo tale da consentire alle autorità di raccontare la loro versione dei fatti. Fautore di una trasformazione in senso socialista del Venezuela, Chavez è costretto a fare i conti con un panorama di media privati spesso diffidenti se non apertamente ostili. Un anno fa, le autorità venezuelane non rinnovarono la licenza di Radio Caracas Television (Rctv), un emittente molto popolare e fortemente critica verso il governo. La chiusura della rete tv, che dalla scorsa estate continua a trasmettere via cavo, fu all'origine di tensioni politiche e manifestazioni di protesta. Radio Caracas Television era finita nel mirino di Chavez già nel 2002: l'accusa nei suoi confronti era di aver appoggiato, in linea con la propria natura "borghese", un fallito colpo di Stato contro il presidente. (Ap)
