Parafrasando la celeberrima frase della Settimana Enigmistica che recitava " per rinfrancar lo spirito tra un enigma e l'altro.." io, per rinfrancar il fisico tra una IMCA e l'altra, ho scelto di mettere a cuore aperto un nostro prodotto, non molto conosciuto ma degno di essere messo a cuore aperto per illustrare agli amici appassionati uno strumento di buona qualità, che nulla aveva da invidiare ai suoi più blasonati colleghi esteri.
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Si tratta dell'ANALIZZATORE UNIVERSALE FIEM, MOD. 145. Costruito nel 1940 dalla FIEM, Fabbrica Istrumenti Elettrici e di Misura degli ing. PANIGATTI E RECAGNI, che aveva sede a Milano.
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Lo strumento si presenta in una valigetta in legno che contiene l'analizzatore ed uno scomparto per puntali ed eventuali altri piccoli attrezzi utili. Il pannello è in alluminio e su questo trova posto lo strumento di misura, classico microamperometro, il commutatore di funzione a 18 posizioni e tutte le boccole utili per effettuare ogni tipo di misura utile al radiotecnico. In basso a sinistra troviamo il potenziometro a filo che serve all'azzeramento dell'ohmetro ed a destra c'è il deviatore che serve a commutare il tipo di misura: tensioni alternate o continue.
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Esiste anche un ingresso utile per misurare l'uscita audio dei ricevitori durante le tarature: si staccava l'altoparlante e l'uscita audio veniva collegata alle boccole "USCITA". Tarando il ricevitore e tenendolo a massimo volume, si poteva procedere alla taratura, leggendo il massimo livello sullo strumento. In CC la sua sensibilità è di ben 20.000 Ohm per Volt, mentre in AC è di 1.000 Ohm; le portate voltometriche vanno da 2,5 a 1.000 Volts CC ed AC. Per gli assorbimenti, lo strumento parte da 100 microAmpere ed arriva ad un Ampere ma tramite un altro ingresso fornito di un grosso shunt, si può arrivare a 10 Ampere. Per quello che riguarda le misure in Ohm, le portate sono le classiche X10, X100, X 1000, X 10.000 che danno modo di effettuare misure nell'ordine massimo di 30 megaOhm.
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Nel retro del contenitore troviamo lo scomparto pile: una da 1,5 ed una da 15 Volts per tutte le portate dell'Ohmetro. L'interno presenta una buona costruzione, robusta e ben cablata, il commutatore è di vecchio tipo, con contatti striscianti e molle di pressione e, nonostante i suoi 80 anni suonati, è ancora privo di falsi contatti e ben funzionante.
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I componenti sono di precisione, con tolleranza 1% e si possono vedere resistenze a filo di altissima precisione, avvolte a mano una per una, tutt'ora perfettamente nei valori scritti sopra con inchiostro bianco e pennino. Anche lo strumento reca un numero di matricola scritto a mano il che denota una fabbricazione per lo più artigianale o comunque eseguita a mano.
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Esiste anche un raddrizzatore ad ossidi che serve per raddrizzare le tensioni alternate e permetterne la misurazione; quello presente nel nostro analizzatore non è più funzionante ma provvederò ad usarlo come custodia per contenere un ponte di diodi e rimettere tutto come in origine.
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All'atto delle prove, questo analizzatore si è rivelato molto preciso in ogni portata il che fa dedurre che fosse di ottima costruzione e per nulla inferiore a molti altri suoi omologhi di fabbricazione estera. Si conosce pochissimo della FIEM, casa costruttrice dell'analizzatore in questione ma proprio per questo vale la pena di metterne a conoscenza tutti gli amici appassionati.
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La prossima settimana, la seconda IMCARADIO.
Paolo Pierelli