Dunque, siccome ero in grigioverde, ho pensato di rimanerci e di descrivere un apparato che potremo definire ormai storico, che è presente in molte collezioni di appassionati e che è rimasto in servizio per circa trent'anni in molti eserciti, compreso il nostro.
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Si tratta della bellissima ANGRC9, ricetrasmettitore di uso fisso e veicolare, derivato dal più anziano BC1306, di cui ricalca l'estetica ed anche parte del circuito.
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Utilizzato anche durante la guerra di Corea, è contenuto in un cofano a tenuta stagna ed è diviso in due unità. in alto troviamo il trasmettitore che impiega 4 tubi, tre 3A4 e la finale rf 2E22 che sarebbe la più nota 807 ma a riscaldamento diretto ed il cui filamento si accende solamente quando si passa in trasmissione, ed una stabilizzatrice OC3.
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Copre da 2 a 12 Megahertz in tre bande e può trasmettere in AM, MCW (telegrafia modulata) e CW. Eroga circa 15 watt in massima potenza e la metà in potenza ridotta.
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In condizioni ottimali può coprire circa 30 miglia in CW e la metà in fonia mentre in movimento la portata diminuisce di circa la metà.
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Il trasmettitore è dotato di un valido accordatore di antenna che può selezionare tre tipi di antenna (filare, verticale o dipolo rigido). Sul frontale troviamo i controlli e comandi tra cui l'accordatore di antenna, le tabelle di sintonizzazione, l'ingresso di alimentazione e tutti i comandi relativi al modo di emissione, compresa la regolazione della potenza di uscita.
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Ci sono poi i due ingressi per tasto e microfono a carbone o laringofono magnetico.
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In basso si trova il trasmettitore, un supereterodina che impiega ben 7 valvole (1L4, 1R5, 1L4, 1R5, 1S5, 1R5 E 3Q4) tra cui uno stadio amplificatore a radiofrequenza.
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Dotato di BFO ed RF gain, riceve le stesse frequenze del trasmettitore, sempre divise in tre bande.
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I comandi e controlli sono ridotti al minimo necessario: volume, selettore di modo che consente anche la messa in isoonda del ricevitore e trasmettitore, commutatore banda, sintonia ed Rf gain. Ci sono poi due uscite per cuffia o altoparlante LS 166 ed il pulsante per illuminare la scala, presente anche bel trasmettitore.
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Impiegato in posti fissi, su veicoli o come radio campale, ha diversi accessori tra cui due antenne filari, un robusto isolatore per fissare l'antenna telescopica al cofano dell'apparato, tasto con pinza cosciale, cuffie e microfono T17.
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In una borsa a parte si trova la cassettina valvole di ricambio, i cavi di alimentazione, la batteria per alimentare il ricevitore senza l'uso di generatori.
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Nella borsa antenne ci sono le filari, la verticale, le staffe di fissaggio ad un eventuale veicolo, il contrappeso di terra, tiranti. picchetti, isolatori ed una mazza per martellare i picchetti nel terreno e fissarvi i tiranti.
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L'alimentazione può avvenire tramite il suo alimentatore a dynamotor DY88, a batteria (solo per il ricevitore) ed anche tramite il GN58, generatore a manovella, spesso visto in molti film. Esiste anche un generatore a scoppio, il PB 162 B.
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Nell'installazione veicolare, veniva utilizzato il mounting MT 350 con il frame FM 85 modificato.
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La sua estrema versatilità, robustezza ed affidabilità ne fanno, tutt'ora, un apparecchio utilizzabile a livello radioamatoriale, con buoni risultati.
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Apparato, dicevamo, rimasto in servizio per quasi trent'anni, ha dato dimostrazione di essere forse tra i più longevi.
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Spero che anche questo apparato susciti interesse e curiosità tra gli amici appassionati. La prossima collaborazione sarà proprio sui due sistemi di alimentazione della ANGRC9; il DY88 ed il GN58 manuale.
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Paolo Pierelli