Definitivamente svelato il 'meccanismo' delle aurore boreali. La Nasa ha annunciato oggi di aver accertato ulteriori dettagli sul meccanismo scientifico che genera forti e discontinui lampi di luce nello spettacolare scenario dell'aurora boreale.
Il fenomeno degli improvvisi bagliori, conosciuto in inglese come 'Northern Ligths Dance' ('Danza delle luci del nord') e famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, ha incantato per secoli gli scienziati di molti Paesi. Oggi gli studiosi dell'agenzia spaziale statunitense hanno dichiarato di aver finalmente fatto progressi nella ricerca, grazie all'osservazione delle immagini trasmesse da cinque sofisticati satelliti Themis e a una rete di venti centri di osservazione situati tra il Canada e l'Alaska.
Tecnicamente - hanno spiegato oggi gli scienziati della Nasa in conferenza stampa - l'aurora boreale viene prodotta quando alcune particelle cariche di energia che compongono il vento solare penetrano all'interno della magnetosfera. Gli elettroni a quel punto cominciano a viaggiare velocissimi verso il campo magnetico terrestre, convergendo verso i poli: quando collidono con gli atomi della ionosfera, fanno scintille e decadono nei fotoni delle aurore boreali.
Studiando le immagini riportate dai satelliti, il team di ricercatori ha scoperto che queste improvvise esplosioni di energia magnetica aumentano la forza di alcune 'sottotempeste': proprio quest' ultime sarebbero all'origine degli improvvisi chiarori che si vedono nelle aurore e dei loro particolarissimi movimenti, la 'danza' appunto, delle luci del Nord.
Le 'sottotempeste', come le ha definite la Nasa, spessoaccompagnano tempeste spaziali altrettanto forti che possono disturbare le comunicazioni radio nelle onde medie. Costruire un modello realistico di queste 'sottotempeste' in grado di predire in anticipo i loro effetti e la loro intensita', potrebbe aiutare gli scienziati a risolvere in futuro anche i problemi che talvolta si verificano nelle comunicazioni via radio. (Rainews24)