giovedì 31 agosto 2017

Serbia, la storica B92 cambia nome (e layout): “Altrimenti non si potrà vendere”

Un passato troppo pesante per reggere un futuro leggero. Questa, in sintesi, l’attualità  della storica emittente serba B92, sinonimo di resistenza al regime di Slobodan Milosevic durante gli anni ’90, che cambierà denominazione in O2 che potersi garantire la sopravvivenza commerciale.
Ne dà conto il portale Serbian Monitor.com, che spiega che la stazione radiotelevisiva B92, un tempo emblematica in Serbia, passerà ufficialmente negli annali della storia dopo che avrà cambiato il proprio nome in O2, come annunciato dai media nazionali ed internazionali.
Dusan Masic, ex giornalista di Radio B92 e autore di un libro sulla stazione radio, “Le onde della Serbia”, ha riferito a BIRN che l’ultima decisione su come cambiare il nome renderà la vendita di B92 più facile. Secondo Masic, il canale da molto tempo ha “abbandonato quasi tutto quello che B92 ha sostenuto”. Insieme a numerosi giornalisti e figure pubbliche, aveva già chiesto ai nuovi proprietari di cambiare il nome di B92 a causa di differenze concettuali.
Il quotidiano Blic ha riferito venerdì che la decisione era prevista perché “la televisione attuale non ha più nulla a che fare con il vecchio concetto di B92”, aggiungendo che testimonial della futura stazione O2 sarà l’attore Sergej Trifunovic, mentre il layout di O2 è top secret.
“È vero che ci saranno grandi cambiamenti e sorprese dall’autunno. La nostra azienda cerca sempre di essere un passo avanti e sorprendere gli spettatori nel modo migliore, e così sarà anche questa volta”, ha confermato l’Ufficio Relazioni Pubbliche della stazione radiotelevisiva.
Il veterano redattore capo del notiziario di B92, Veran Matic, uno dei fondatori dell’emittente, nata come stazione radio 28 anni fa e che oggi include anche una televisione con copertura nazionale, un canale televisivo via cavo, un sito web di notizie (la radio aveva già cambiato layout ed era stata rinominata Play Radio nel 2015), ha ricordato come l’emittente fosse stata uno dei pochi media a non cadere sotto il controllo del governo di Slobodan Milosevic durante gli anni ’90. Il suo pubblico di riferimento era quello degli intellettuali e dei giovani urbani che si opponevano al regime nazionalista autoritario.
Anche dopo i ripetuti divieti delle autorità, i giornalisti avevano continuato a trasmettere programmi radiofonici da studi nascosti (spesso solo via Internet).
Nel 1998, B92 aveva ricevuto il Premio MTV “Free Your Mind” per il giornalismo e i diritti umani e la Fondazione B92 è ancora conosciuta per il suo lavoro umanitario e per il suo sostegno a scuole e ospedali in Serbia.
Nel novembre 2010, Astonko Ltd, una joint-venture greco-svedese, aveva acquistato l’84,99% della stazione; successivamente, nel settembre del 2015, Antenna Group, di proprietà dell’imprenditore greco Minos Kyriakou, aveva assunto una quota di maggioranza in B92, mentre due mesi prima che Radio B92 cambiasse il suo nome in Play Radio, decine di giornalisti dalla radio erano stati licenziati.
L’ex direttore del programma d’informazione, Biljana Vujasinovic, ha raccontato al sito Cenzolovka, nel luglio 2015, di non essere stato in grado nemmeno dire addio ai propri ascoltatori su Radio B92, né spiegare che non ci sarebbero state più notizie sulla nuova stazione radio.
Molti noti giornalisti della “vecchia” B92, del resto, hanno da tempo abbandonato l’emittente: uno degli autori del famoso show politico “Pointer”, Danica Vucenic, ha deciso di andare a lavorare per l’emittente regionale Radio Televisione della Vojvodina, RTV e poi ha interrotto la propria attività di giornalista, mentre altri hanno iniziato a collaborare per la televisione regionale N1.
Per parte propria, l’autore dello spettacolo “The Insider”, Brankica Stankovic, ha lasciato nel 2015 e ha iniziato la sua produzione e sito web, continuando a lavorare sul giornalismo d’inchiesta.
Uno dei più noti ad aver desistito è Beckovic, ex presentatore del famoso talk show politico “Impressione della settimana”: lo spettacolo ospitava diversi politici e figure pubbliche di primo piano che discutevano di argomenti attuali.
Beckovic ha annunciato nel 2014 che l’emittente aveva deciso di non mandare più in onda il suo show ed aveva accusato l’allora primo ministro, Aleksandar Vucic, ora Presidente serbo e capo del Partito Progressista Serbo, di ostacolare il suo lavoro.
In risposta, Vucic aveva dichiarato  che B92era una società privata e non poteva chiedere alla stazione di continuare a trasmettere il suo spettacolo.
Da quando ha preso il potere nel 2012, Vucic è stato accusato di minare la libertà di parola e la libertà della stampa.
Nell’ultima relazione del 2017, l’organizzazione Reporters Without Borders ha dichiarato che la Serbia è stata tra i paesi con il peggior calo delle libertà mediatiche nel corso dell’ultimo anno. (E.G. per NL - Newslinet)