lunedì 27 giugno 2016

DAB/DAB+ E DRM: UN’INTEGRAZIONE VANTAGGIOSA È POSSIBILE?

I tecnici sono da sempre convinti che gli standard DAB/DAB+ e DRM non siano concorrenti, ma possano essere vantaggiosamente integrati. Ce la faranno a convincere il mercato?

Il Forum Digital Radio Mondiale della Germania, un'organizzazione affiliata del Consorzio DRM, ha pubblicato una panoramica (QUI IL DOCUMENTO) sulle tecnologie digitali terrestri disponibili in Europa e ha analizzato l'idoneità di ogni tecnologia per il mercato tedesco.
La rivista Radio World, edita da NewBay Media come Broadcast&Production, ne ha approfondito il contenuto.
Il rapporto illustra le ragioni per la digitalizzazione, nonché i vantaggi e gli svantaggi delle piattaforme DAB, DAB+ e DRM (ora articolato in DRM30 per frequenze fino a 30 MHz e DRM+ per frequenze in banda FM) analizzati con specifico riferimento alle esigenze delle emittenti in Germania.
Si ritiene che il DAB sia più efficiente quando si richiede la copertura di grandi aree con la diffusione contemporanea e continua di molti programmi (fino a 16 a 20). Il DRM+ risulta invece preferibile per la distribuzione di uno o pochi programmi che interessino una piccola area con un unico trasmettitore.
Il rapporto spiega che DAB/DAB+ e DRM+ possono essere ricevuti e decodificati su un unico ricevitore, dotato di chipset con sufficiente memoria e potenza di calcolo. DRM+ può anche essere ricevuto con lo stesso ricevitore in formato chiavetta USB già disponibile in commercio per la ricezione di segnali FM e DAB, richiedendo solo piccole modifiche software.
Secondo il rapporto, il CEPT (Conferenza Europea delle Poste e delle Telecomunicazioni, comitato per le comunicazioni elettroniche) ritiene che le possibili interferenze fra sistemi radio digitali, la ricezione FM e servizi aeronautici per la radionavigazione sarebbe così forte che un uso parallelo (simulcast) di DRM+ e FM analogica non sarebbe possibile .
Per evitare questi problemi di interferenza è possibile coordinare trasmettitori DRM+ in banda III VHF con le reti DAB già pianificate e assegnate a questa banda. Infatti, per distribuire il segnale di singole stazioni radio in piccole zone di copertura eterogenee e con una limitata offerta di programmi, si ritiene che la capacità di trasmissione e le esigenze di larghezza di banda DAB siano troppo alti, sottolineando che per garantire la medesima area di copertura il DRM+ richiede una larghezza di banda decisamente inferiore e solo il 10 cento circa della potenza irradiata da un trasmettitore DAB.
Sempre secondo il rapporto, è possibile che in molti paesi europei non vi saranno abbastanza “slot” DAB disponibili per migrare tutte le emittenti locali e regionali attive in FM locale su trasmissioni DAB. Il rapporto suggerisce che per garantire il successo della digitalizzazione radiofonica dovrebbe essere previsto un modello di transizione differente: quello attuale, basato unicamente sullo standard DAB, permette infatti di ampliare le aree di copertura locali oggi esistenti, trasformandole di fatto in aree comuni di copertura regionale, ma a prezzo di un eccessivo consumo di risorse frequenziali e snaturando l’essenza stessa della radio locale.
La logica conclusione è che se le trasmissioni FM locali sono distribuite su una vasta area da grandi reti di trasmettitori DAB che coprono diverse zone, la copertura si espande ma anche la concorrenza  con le emittenti della altre zone raggiunte.
La panoramica sottolinea inoltre che attualmente non esistono ricevitori radio digitali disponibili esclusivamente per il sistema DRM+ e che è necessario creare ricevitori in grado di ricevere DAB e DRM, nonché FM su banda II VHF (l’attuale banda FM), aggiungendo che è necessario chiarire il quadro della futura radiofonia digitale europea per indurre l'industria ad adottare chipset multistandard DAB+/DRM+/FM.
Questo comprenderebbe anche l'inclusione del DRM nell'iniziativa "Euro-Chip", sostenuta dal servizio pubblico radiotelevisivo tedesco Deutschlandradio, la BBC e la EBU per la ricezione di DAB, DAB+, DMB, FM e AM (limitatamente alle bande sotto i 30 MHz).
Lo studio rileva che un primo confronto di DAB e DRM+ dimostra che per la distribuzione di uno, due (o anche tre) programmi, il costo totale per la distribuzione in una zona singola e limitata (quale è l’area di servizio tipica di una radio locale) è sostanzialmente inferiore con il sistema DRM+ che con il DAB.
La Community Media Forum Europe e la World Association of Community Radio Broadcaster si sono rivolte alla Commissione Europea con la raccomandazione che il DRM venga essere utilizzato per la radio digitale terrestre locale, sottolineando che il DRM dovrebbe essere impiegato dove la copertura DAB non è fattibile.
Il rapporto tedesco sottolinea, inoltre, che il Consorzio DRM dovrebbe chiarire gli interessi del settore ed il quadro normativo allo scopo di favorire l’introduzione di ricevitori e chipset multistandard sul mercato europeo.