mercoledì 4 gennaio 2012

Radiorama, un progetto fallito: per colpa di chi?

Tante volte le parole dell'attuale presidente pro tempore dell'Associazione Italiana Radioascolto hanno sbalordito anche me, per toni e contenuti, questa volta sono addirittura riuscite a farmi sorridere. Qualcuno di voi invece si è sentito offeso dall'ultima uscita pubblica attraverso uno dei suoi organi ufficiali, il blog ospitato dal popolare servizio gratuito Blogger. Io no ripeto, non ero più socio da anni e l'unica colpa recente è quella di aver cercato, pagando un regolare abbonamento, di non partecipare alla morte dell'unico prodotto editoriale dedicato al nostro hobby. Così non è andata, l'attuale gestione dell'associazione rimarrà nella storia per aver portato al fallimento questo progetto e chiuso la rivista, cosa ben più grave di qualche foto in stile campagnolo o di qualche migliaio di spam la settimana... Che se ne prendano le responsabilità, almeno questo è dovuto, perchè all'indirizzo http://air-radiorama.blogspot.com/2012/01/con-il-primo-gennaio-le-novita-dellair.html sembra che la colpa sia tutta e solo di generici fattori non meglio definiti. Ciò che ha portato, in tutto o in parte, a questo fallimento è invece ormai scritto per sempre, malgrado qualcuno abbia ben pensato di far scomparire una mailing list con 10 anni di messaggi. La fine era stata ampiamente prevista da molti, sottoscritto compreso, e definire "alcuni soci" il 40% che l'associazione dichiara non aver rinnovato (oltre che le dimissioni del 50% del Consiglio Direttivo) mi sembra alquanto riduttivo, addirittura ridicolo se fosse vera una voce, affidabile ma al momento non verificabile, che parla invece del 75%. Chi questo fallimento l'ha portato, magari suo malgrado, a compimento oggi parla di "bambini viziati", gente che "voleva comodamente a casa Radiorama", di "soci ostili a ogni cambiamento", di "dietrologie", e udite... udite... di "invidiosi", scritto da chi per decenni non ha mai pubblicato le sette lettere in fila che compongono la parola "bclnews" o che pubblica gli orari di Studio DX rinominandola con un generico "rubrica dx" suona come la più scontata delle barzellette. Forse l'illustrissimo presidente e i suoi vecchi (e soprattutto nuovi) collaboratori, avrebbero dovuto più semplicemente ammettere di non essere riusciti, come avvenuto nel bene e nel male per decenni, a tirare avanti la baracca, magari spiegarci come mai Elio Fior si è stancato dalla sera all'indomani mattina senza sentire il bisogno di dirlo lui agli altri soci, e soprattutto rispondere alle innumerevoli domande che sono state poste già dallo scorso mese di giugno. La risposta è stata invece il divieto di esprimersi sui loro organi, il sottoscritto (ma non solo) è stato bannato praticamente da tutto e privato dei diritti accessori acquisiti con l'abbonamento alla rivista, impedendomi anche l'ultimo giorno di fare gli auguri di buon anno agli altri iscritti e di salutare chi stavo lasciando dopo tanti anni di convivenza telematica. Qualora ce ne fosse bisogno, anche questa la dice tutta sulle strategie messe in atto da questa gestione, quella che ha chiuso la rivista Radiorama (qualcuno dice addirittura illegittimamente rispetto a quanto previsto dallo statuto), con in testa l'Avv. Giancarlo Venturi da Roma e il pensionato Fiorenzo Repetto da Savona, affiancati dal socio volontario responsabile di tutte le nuove attività telematiche Ing. Claudio Re da Torino, e da altri soci con cariche che però sconosco. E tutto questo malgrado le indiscutibili competenze, come ci hanno annunciato in pompa magna sono per esempio addirittura riusciti ad aprire un account su Paypal. Per fortuna l'air - NON E' - e - NON RAPPRESENTA - il radioascolto italiano che ha anzi reso ogni giorno più frammentato e individualistico, ma che è ancora oggi protagonista nel mondo grazie a tanti appassionati che lo praticano, e soprattutto che lo amano... dxer storici e nuovi arrivati che brillano per costanza, competenza, passione e volontà, vedi caso nessuno di questi è più presente all'interno di questa ormai sempre più piccola aggregazione, il vero motivo prima o poi lo capiremo, e qualcuno dovrà farsene una ragione...