lunedì 19 dicembre 2011

Radiorama chiude e la lista pure: finalmente!

Dopo qualche mese di silenzio, approfittando degli ultimi giorni "pagati", la tentazione di rispondere a qualche messaggio mi è venuta... e avrei avuto pure il piacere, dopo parecchi anni, di salutare qualche amico e perchè no di parlare di questa chiusura. Inutile dirlo, la stupida e innocua censura nei miei confronti continua fino all'ultimo, esercitata da gente che pensa che moderando un utente gli si può impedire di fare arrivare ai destinatari il proprio pensiero. Pazienza, vi saluterò qui, tanto ci passate tutti e anche più spesso di quanto non passate da altre parti... Radiorama chiude, è triste, ma con i contenuti degli ultimi anni (addirittura pagine lasciate in bianco) è bene che sia andata così... per continuare a sfogliarlo al cesso bisognerà ora portarsi l'Ipad, e io non c'ho voglia, ma ringrazio tutti coloro che si sono già offerti di farmi leggere la loro copia. Anche la lista col nome storico chiude, riaperta con un altro nome e soprattutto da un'altro amministratore, tanto che un maligno penserebbe che è soltanto per togliere il controllo ai vecchi gestori senza l'onta della cancellazione dei diritti. Anche in questo caso, ringrazio tutti coloro che si sono offerti di informarmi riguardo messaggi interessanti o che mi riguardano. I tempi sono cambiati, e sono cambiate anche le persone, non che non avessimo qualcosa da dire anche a quelli che c'erano prima, anzi, ma i nuovi sembrano davvero inadeguati alle necessità di una moderna iniziativa del genere. Non mi sembra all'uopo, solo per esempio, un tipo a cui chiedi spiegazioni e invece di risponderti ti banna, o chi non pago di esibizioni internazionali in canestro e babbucce corteggia componenti femminili di redazioni italiane mandando per sbaglio i messaggi a tutti, o chi spamma quotidianamente migliaia di persone con richieste di iscrizioni a diciannove euro e novanta e che per qualcuno magari è un Dio solo perchè è riuscito a portare a termine un'iscrizione a Paypal! Tanto vero quanto triste questo pezzo di radioascolto italiano, sempre più piccolo ma purtroppo sotto gli occhi di tutti... tanti... troppi... e, soprattutto, per il dispiacere di qualcuno anche "pensanti".