mercoledì 26 agosto 2009

L'11 settembre del radioascolto italiano? No, solo il segreto di Pulcinella! (...e lettera aperta all'AIR)

Non ho mai ricevuto tanta posta tutta insieme da appassionati di radioscolto come oggi, dalle intestazioni ho capito subito qualcosa era accaduto, erano tutti forward di due messaggi postati sul ng it.hobby.radioascolto accompagnati da esclamazioni di sdegno, stupore o simpatia. Già da prima della sua nascita, quando anche Studio DX ha partecipato alla sottoscrizione per la sua creazione, ho più volte discusso su cosa avrebbe dato uno strumento di questo tipo al nostro hobby, avevo la quasi certezza che avrebbe fatto più male che bene.

Sarà un pregiudizio, sarà che ho poca simpatia per i ng da sempre, sarà che è troppo "libero" e "democratico" anche per uno come me, sarà... Sarà ma per me ihr è stata la conferma di cui non avevo bisogno: tante risse, attacchi anonimi più o meno fondati e una sfilza di richieste di frequenze di Polizia e Carabinieri. Con in mezzo anche qualcosa di utile e i soliti nomi noti, qualcosa che altro non è che un crosspost di quanto già leggiamo su tutte le liste cui tutti siamo iscritti.

Discorso a parte, chiaramente, per le caste dei soloni: non chiedetemi di cosa parlino, lì non ci sono perchè chiaramente uno come me non ce lo vogliono. Anche sui social network, Facebook in testa, si sono fatti i gruppi privati e nascosti... ma questa è un'altra storia.

La storia di oggi è invece quella che può aver scandalizzato qualche falsa verginella o indignato qualche ipocrita, è la storia che ci ha raccontato Aristarco Scannabue. Usato anche questa volta come pseudonimo, non di Giuseppe Baretti, ma di chissà chi. Un "chissà chi" che però è ben informato dal mondo del radioascolto italiano, che già definirlo "mondo" è una bestemmia, un "chissà chi" che a me sì ha fatto indignare non poco. Mi ha fatto indignare con me stesso per aver detto quello che io e i soliti pochi "eversivi" ci diciamo da più di vent'anni. Cambiano i mezzi, i toni e i personaggi, ma la sostanza non cambia.

Perchè è la sostanza che mi interessa e non cosa fanno Fiorenzo Repetto, Dario Monferini e Roberto Pavanello, e secondo la mia libera interpretazione non ce l'ha solo con loro neanche lo scannabove, o quantomeno non ce l'ha con loro più di quanto io non ce l'abbia con tutti gli altri, me per primo. Ma andiamo per gradi, alle 18.54 arriva un terremoto su it.hobby.radioascolto, dopo quello che è successo ieri i motivi ci sono tutti anche per i dxer meno spinti...


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Path: twister1.libero.it!cyclone2.libero.it!nntp.infostrada.it!news.newsland.it!newsfeed.freenet.de!news2.euro.net!newsgate.cistron.nl!newsgate.news.xs4all.nl!194.109.133.84.MISMATCH!newsfeed.xs4all.nl!newsfeed5.news.xs4all.nl!xs4all!news.wiretrip.org!news.dizum.com!sewer-output!mail2newsFrom: Nomen Nescio <nobody@dizum.com>Newsgroups: it.hobby.radioascoltoSubject: La pappa col pomodoro dell'AIRMessage-ID: <87b9f8bc7598987a3addf6fd563c857b@dizum.com>Date: Tue, 25 Aug 2009 18:54:40 +0200 (CEST)Mail-To-News-Contact: abuse@dizum.comOrganization: mail2news@dizum.comXref: cyclone2.libero.it it.hobby.radioascolto:29767X-Received-Date: Tue, 25 Aug 2009 18:50:53 MET DST (twister1.libero.it)

Questo testo e' rilasciato con licenza "Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported License". Chiunque può pubblicarlo, redistribuirlo e diffonderlo con ogni mezzo (telematicamente o a stampa), purche' immodificato e in forma gratuita.
LA PAPPA COL POMODORO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA RADIOASCOLTO

Sono tempi duri se il vice presidente, dico, il vice presidente dell'Associazione Italiana Radioascolto, si e' ridotto a invitare, nella blindatissima mailing-list amministrata dal solerte Andrea Borgnino, che tutto filtra, compreso chi puo' e chi non puo' scriverci, tutti gli ascoltatori ad ascoltare la Voce di Russia (quella che una volta era la voce del KGB) per sintonizzare una sua preziosa intervista.

Di che cosa avra' voluto parlarci il buon Fiorenzo Repetto? Dei suoi ultimi meravigliosi ascolti? Delle sue QSL? Avra' voluto segnalarci qualche stazione da sintonizzare piu' o meno facilmente? Avra' voluto parlare della sua vita a servizio della radio e della Benemerita Associazione? Niente di tutto questo, Fiorenzo Repetto, nello spazio messogli a disposizione dalla Voce di Russia, nell'ambito della riedizione del ventennale del premio radiofonico "In Siberia si va con Radio Moskva'", ci ha parlato nientemeno che della conserva di pomodoro che fa lui. Eccdo il documento originale cosi' come e' stato pubblicato sulla lista dell'AIR:

---From: "Fiorenzo"To: radioramaSent: Monday, August 24, 2009 8:03 PMSubject: [radiorama] La conserva di pomodoro e la Voce della Russia
Cari Amici

Questa sera la Radio La Voce della Russia ha trasmesso una nuova rubrica di ricette gastronomiche, e' andata in onda una mia intervista su come faccio la conserva di pomodoro, se vi interessa riascoltatela questa sera notte sui 1548kHz dalle 21.30-22.30 UTC.

CiaoFiorenzo---
Niente ricevitori, niente cultura, non ha parlato nemmeno della radio, no, si parla di conserva di pomodoro, e all'indirizzo web http://italian.ruvr.ru/main.php?lng=ita&q=5744&cid=88&p=25.08.2009 e' prontamente comparso un prezioso servizio fotografico che ritrae il Nostro Vice Presidentissimo alle prese con la macchinetta per togliere i semi e le pellecchie, nonché i peperoncini che coltiva a casa sua, insomma, tutte cose che un servizio in italiano di una radio di Stato come la Voce della Russia deve mettere per forza in una pagina web del suo sito istituzionale, se no come farebbe a spendere i soldi pubblici che le arrivano? I suoi redattori in qualche modo lo stipendio lo devono guadagnare, no? E allora quale occasione più ghiotta (nel vero senso della parola) per farsi belli con la retorica dei "carissimi amici", dell'Italia tutta pastasciutta e pummarola 'n coppa, ci mancano solo 'a pizza, 'o mare, 'o mandolino, 'na nenna core a core e 'na canzone pe' 'ccantà'.

L'Associazione Italiana Radioascolto non ha più nulla da dire a nessuno. Non parla piu' di radio, ammesso che ne abbia mai parlato, e' un baraccone ingestibile che per tirare una boccata di ossigeno ha bisogno di Facebook. Fiorenzo Repetto aveva aperto un gruppo, e a Radio Mosca comunicava, tronfio e sussiegoso:

"Cari amici, mi fa piacere che in poco tempo il nostro Gruppo e' cresciuto, siamo molto vicini al 500 membri (adesso, il 16 giugno si tratta gia’ di 506)"

Sapete che fine ha fatto l'account Facebook di Fiorenzo Repetto?Gliel'hanno chiuso, bannato, off limits per sempre. Invitava ad iscriversi all'AIR chiunque gli capitasse a tiro, la gente si e' rotta i coglioni e lui e' fuori dal gioco.

Perche' questa e' gente che non ha bisogno di giocare per sentirsi attiva, no, non e' contenta finche' non ha coinvolto anche gli altri nelle proprie fissazioni, pensa che l'Associazione Italiana Radioascolto sia una cosa molto seria e che tutti devono per forza farne parte. E la gente non e' scema, vede un pensionato che si rivolge a ristoranti, professionisti, professioniste e quant'altro inviare inviti a ogni pie' sospinto ed e' chiaro che l'hanno tolto di mezzo, dovevano farlo molto tempo prima.

Fiorenzo Repetto e' quasi l'unico ascoltatore in Italia che ancora scrive a Radio Mosca, pare che tengano aperta la redazione italiana solo per lui, che scrive delle frasi da delirio:

"Cara Anna! ll Radioascolto ha tanti rami (...)" (e' un albero, notoriamente...)

"L'italiano all'estero poteva ascoltare i programmi dall'Italia sulle onde corte, avere notizie dirette, purtroppo adesso i trasmettitori sono spenti" (la RAI in Onde Corte non riusciva mai a beccarla nessuno, gli italiani all'estero dovevano ascoltare la Svizzera per avere notizie dall'Italia perche' a Prato Smeraldo avevano ancora i trasmettitori a legna! I 6060? Prova a prenderli!!)

Non sa mettere insieme una frase e lo hanno eletto vice presidente della Associazione Italiana Radioascolto e la Voce di Russia che gli da' anche corda e lo fa parlare di pomodori.

Basta con gli zappatori dell'etere! Vogliamo una radio che sappia parlare di radio.
Aristarco Scannabue--------------------




Che come tutte le scosse di terremoto precede qualche scossa di assestamento, la prima (e fino a questo momento unica) dopo meno di due ore e mezza. Si aggiunge carne al fuoco, ma ancora a causa delle scelte editoriali della redazione italiana della VoR:


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Path: twister1.libero.it!cyclone2.libero.it!nntp.infostrada.it!newsfeed01.sul.t-online.de!t-online.de!news.mixmin.net!news.bananasplit.info!news.dizum.com!sewer-output!mail2newsFrom: Nomen Nescio <nobody@dizum.com>Newsgroups: it.hobby.radioascoltoSubject: La senti questa voce di Russia?Message-ID: <de4457e555433240ca1c4063e1fcfcac@dizum.com>Date: Tue, 25 Aug 2009 21:22:34 +0200 (CEST)Mail-To-News-Contact: abuse@dizum.comOrganization: mail2news@dizum.comLines: 103Xref: cyclone2.libero.it it.hobby.radioascolto:29771X-Received-Date: Tue, 25 Aug 2009 21:19:02 MET DST (twister1.libero.it)

VOCE DI RUSSIA: NOT IN MY NAME!!
Il programma in italiano della Voce di Russia e' una belinata e lo sanno tutti.

Lo sanno tutti ma quelli che lo sanno sono li' a continuare a leccare il culo alla "cara amica Anna" e al "caro amico Serghei".

Ieri Dario Monferini, che e' censore della mailing-list di Play DX almeno quanto Borgnino lo e' di quella di Radiorama, ha fatto passare il mio articolo sulla passata di pomodoro di Fiorenzo Repetto sulla lista di "Play DX" parlando con il suo solito linguaggio farneticante. Sono quarant'anni che parla dell'"Apir", non c'e' bisogno che venga fuori lui con il suo umorismo da camionista inglese a dirci di che pasta e' fatta l'Associazione Italiana Radioascolto, lo sappiamo da soli, basta avere gli occhi per guardare.

Dice "ma bene, bravi, sono d'accordo, speriamo che qualcuno all'AIR si svegli" e poi lui e Pavanello vanno alla sede della Voce di Russia e si fanno intervistare!

Monferini dovrebbe andarsi a nascondere nell'orto di pomodori di Fiorenzo Repetto e vergognarsi per tutto il resto della sua vita, altro che intervistine del belino!

Il 12 agosto scorso, la Voce di Russia strombazzava la visita di Monferini e Pavanello come se fosse stata la delegazione ufficiale dell'ambasciata italiana, e che cazzo un po' di serieta'...

Scrivono:

"A conclusione non posso non dire due parole della visita in Redazione dei nostri amici Dario Monferini e Roberto Pavanello avvenuta il 7 agosto. Saprete molto di più dall’intervista che ha fatto loro Anna Gromova. Tutti quelli che hanno potuto li hanno voluti salutare.Naturalmente Alexandr Prokhorov, Nadia, Anna, Natalja che ha fatto molte fotografie, Aurelio, Marina, Alessio e la sottoscritta.Per me personalmente, ma sono certa anche per tutti gli altri miei colleghi, conoscerli è stato molto importante. Abbiamo parlato di tante cose seduti in redazione e prendendo il caffè nel nostro self-service. Ma abbiamo parlato soprattutto della radio scoprendo in Dario un geniale conoscitore di Internet, di radioascolto." (da: http://www.ruvr.ru/main.php?lng=ita&q=5483&cid=49&p=12.08.2009)

Stanno mistificando la realta'. Perche' scrivere che Monferini e' un "geniale conoscitore di internet" e' come dire che Berlusconi e' un geniale conoscitore della politica italiana. Monferini di internet non capisce una venerata minchia, Monferini capisce, tutt'al piu', di adesivi a peso, salsicce con le verze e tagliatelle piccanti mangiate "da Alfredo". Ce li presentano come due eroi, due persone importanti. La Voce di Russia ha fatto con Monferini e Pavanello la stessa cosa che ha fatto Emilio Fede con Noemi Letizia.

Una settimana dopo, il 19 agosto era Fiorenzo Repetto che incensava Monferini e Pavanello:

"Cari amici, segnale buono, interessante l’intervista di Dario Monferini, a presto."(http://www.ruvr.ru/main.php?lng=ita&q=5658&cid=49&p=19.08.2009)

E' terribile. L'AIR e Play DX si stanno sui coglioni da millenni e si stringono la mano attraverso l'etere di Mosca.

Non la vogliamo questa Voce di Russia. Non vogliano questo tipo di radio che pensa che i radioascoltatori italiani siano rappresentati da un pensionato di Savona ultrasessantenne che si fa fotografare in braghe e ciabatte e invece di parlare di radio da' la ricetta della passata di pomodoro.

Non vogliamo una redazione italiana che da' spazio al vicepresidente dell'AIR che tutto quello che sa dire sul terremoto in Abruzzo e sul G8 e' uno squallido copia e incolla di notizie prese da "Repubblica", che quelli della Voce di Russia potrebbero andarsi agilmente a vedere da soli (fonte: http://www.ruvr.ru/main.php?lng=ita&q=4857&cid=110&p=13.07.2009).

Quando si parla di radio lo si dovrebbe fare con pudore. E' come se si parlasse della sessualita' di una persona, delle proprie scelte religiose. La radio e' uno strumento di liberta', non e' possibile che chi l'ascolta sia rappresentato da una associazione che oltre ad avere questo vicepresidente-fantoccio rifiutato perfino da Facebook annovera nel suo organico i collaborazionisti di Teheran. La radio e' un fatto privato, la gente ascolta quel cazzo che le pare e se non le piacciono le interviste a Monferini o le conserve di pomodoro di Monsignor Repetto lo puo' dire. Di piu', lo deve dire.

Non ce ne importa una verga di Aronne di ascoltare Repetto che fa la corte a Giovanna nella rubrica delle lettere degli ascoltatori. Voglio che mi parlino di Anna Politkovskaja.

E se non lo fanno voglio mandarli a fare in culo!
[Aristarco Scannabue]
Questo testo e' rilasciato con licenza "Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported LicenseChiunque può pubblicarlo, redistribuirlo e diffonderlo con ogni mezzo (telematicamente o a stampa), purche' immodificato e in forma gratuita.
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Insomma a prima vista i soliti scritti irriverenti cui siamo più o meno abituati, e di cui il sottoscritto ha una discreta memoria, e quando c'è stata qualche emittente di mezzo quasi sempre si è trattato degli eredi dello Zar o di quelli di Mao. A dire il vero, per un periodo, anche quelli di Dom Mintoff non sono stati da meno, ma lì la mano era tutta italiana, anzi italiota. E quando c'è stata un'associazione di mezzo è stata quasi sempre l'AIR, ma a dire il vero anche Co.Rad. e EDXC sotto alcune gestioni sono state pesantemente attaccate.

Tutte sono state nel tempo bollate come carrozzoni, che si presentavano male e gestite peggio, incapaci di costruire e di costruirsi, naviganti a vista nel mare dell'incertezza e di chissacchè. Sempre le stesse parole, irriverenti per qualcuno ma troppo spesso sacrosante, e come ogni volta piuttosto che aprire una seria riflessione sui contenuti si apre la caccia all'autore, si viene tacciati di viltà e tradimento o, come nel mio caso per appunti molto più ingenui, squalificati con ignobili motivazioni da parte dello sconosciuto fantoccio-kamikaze di turno.

E il problema è risolto. Magari!

Ecco perchè i pochi rimasti hanno deciso di fare da soli, molti in assoluto silenzio, non noi cui il silenzio non piace, è tedioso, non è libero, qualche volta è pure mafioso. E per questo nella seconda metà del decennio scorso, quando era ormai chiaro che il Co.Rad. era in via d'estinzione a causa dello scioglimento progressivo di tutte le associazioni aderenti, abbiamo messo su internet quattro paginette di merda per mettere la presenza e per non fare morire la lista delle trasmissioni in lingua italiana e l'agenda dx, insomma una mezza pippa, talmente mezza che neanche l'AIR negli ultimi tredici anni l'ha mai citata nelle pagine del suo organo ufficiale.

Abbiamo poi aggiunto un migliaio di QSL scannerizzate e altrettante clip audio, le schede aggiornate dei broadcaster internazionali, qualche ascolto, e più in ultimo un blog e una sezione FM dedicata alla Sicilia. Tutta roba costantemente aggiornata, almeno quella suscettibile di variazioni, con ascolti freschi e veri. Talmente bella fresca da essere costantemente copiata senza neanche pulirla dalle spie che ci stanno dentro, in qualche caso addirittura copiati e incollati anche la formattazione e i colori, in un altro da chi al contrario di noi ha dimostrato di avere qualcosa di cui pentirsi e ne ha fatto sparire le tracce. Non avrà lo stesso la nostra stima, ma lo esortiamo pure a pentirsi di avere consigliato nel 2007 l'ascolto di Caracol Bogotà e della IAM di Roma a parecchi anni dalla lo chiusura.

Lo stesso abbiamo cercato di fare con una trasmissione radiofonica, quando la lingua italiana ne era rimasta orfana, abbiamo in fretta e furia messo su un programma per AWR che, carte alla mano, nel 2003 consentì di non fare segare l'unica ora settimanale nella nostra lingua, traghettandola anche su un'altra emittente ad onda corta, due in onda media, 60 in FM e 2 canali satellitari, premurandoci pure di chiudere un accordo che ci consentirà di continuare a coprire l'Europa anche quando AWR ci manderà (noi italiani) a quel paese. Anche questa è ignorata da 322 settimane, abbiamo capito di doverne andare fieri. Anche lei ha il suo misero sito internet che permette di riascoltare tutte le puntate, fatte male e da una voce talvolta stanca, ma sempre puntuali.

Racimoliamo in totale oltre un migliaio di contatti al giorno, dubito giungano tutti per sbaglio, i potenziali interlocutori quindi ci sono ancora.

L'AIR invece li cerca su Facebook, invitando anche più volte al giorno ad iscriversi persino ristoranti, associazioni di volontariato, casalinghe e analfabeti, lo sa perfino Scannabue. E proprio dell'AIR, anzi del suo organo ufficiale, voglio parlare: senza pregiudizi, senza rancore nei confronti di nessuno e in maniera costruttiva, da socio quale ancora sono.

Io capisco che i tempi di stampa in tipografia non sono quelli del nostro bollettino cartaceo fotocopiato, capisco che l'impaginazione di una rivista è un lavoraccio per chi (con il massimo rispetto) è avanti negli anni, capisco tutto... ma non capisco come sia possibile pubblicare ad aprile "in anteprima" i contenuti di una trasmissione che "andrà" in onda il 20 marzo, o un elenco delle trasmissioni in lingua italiana con indirizzi che nessuno ha aggiornato per anni, con il rischio di fare impazziee qualche neofita che si vedrà tornare la posta indietro per "indirizzo sconosciuto", ammesso che torna indietro. Questo non è importante, così come non è importante se a fine anno non rinnoverà, si cercherà qualcun'altro...

Così come non capisco come sia possibile ignorare che da quindici anni c'è la rete e che è tutto più semplice (ed economico), a partire dal reperimento e dalla verifica dei dati. Basterebbe poi fare anche degli aggiornamenti settimanali on line, estrarre e tradurre le notizie dai bollettini internazionali, organizzare magari stanze virtuali dove ascoltare insieme, creare e responsabilizzare gruppi di soci per vari settori e fare tante rubriche fisse, in modo che tutti i mesi si abbia un continuo filo conduttore, sempre in aggiornamento.

Entrano in continuo dei neofiti, ogni anno bisognerebbe pubblicare 3-4 puntate dedicate alla base: cosa è un rapporto d'ascolto, come si scrive alle emittenti, come si compila un log, la terminologia che usiamo. Per l'AIR tutto quello che per tutte le altre entità in giro per il mondo è meno della normalità sembra essere il mistero della fede...

Ogni settimana mi scrive qualcuno che rimane affascinato, è soprattutto gente che ascolta per caso la nostra trasmissione attraverso le emittenti FM, la maggior parte ragazzi. Bisogna spiegargli tutto dall'inizio, in maniera semplice ma entusiasmante, appena si rendono conto di non capire scappano. E con i pochi soldi provento della pubblicità dei siti o di offerte volontarie compriamo 10-15 radioline l'anno, le regaliamo ai più piccoli che ci contattano, se anche solo uno diventerà un radioascoltatore di onde medie e corte sarà un successo. Fantascienza?

Io non so quale sia la causa di tutto questo, di quello che a me sembra uno stato di "abbandono", ma come ho già scritto so solo che negli anni quando si è cercato di fare notare certe cose è puntualmente uscito fuori qualche sconosciuto personaggio ad attaccare cercando la lite per far passare in secondo piano gli appunti fatti, in una mailing list dove però si continuano a tollerare deliri vari e l'uso a chi pubblicizza le proprie cose. Vacci a capire...

Associarsi comporta dei diritti, ma anche dei doveri, e chi guida un'associazione ha l'obbligo di farli rispettare e di coinvolgere e coordinare i soci, farli partecipare mettendo a disposizione ciò che può. Oppure fanno solo gli abbonati. Come farò io, dal momento che a me, come a tutti gli altri con cui ho contatti e che conducono attività legate al radioascolto, nessuno ha mai chiesto niente.

Ma torniamo al "nocciolo". Se a quanto scritto e all'infimo livello delle poche emittenti rimaste ci aggiungiamo anche i nostri comportamenti è davvero finita. Se la VoR mi avesse chiesto di illustrare una specialità gastronomica del mio paese mi sarei offeso, ma "ogni testa è tribunale" e non ne faccio una colpa a Fiorenzo. Così come, nelle vesti di vicepresidente dell'AIR, non gli faccio una colpa neanche dell'apprezzamento all'intervista di Dario Monferini, ma sinceramente ha suonato molto male anche a me.

Di conseguenza non mi meraviglia che tutto questo abbia fatto girare le palle anche a qualcun'altro, e mi viene quasi di dire che "purtroppo" non sono Scannabue come qualcuno ha già ipotizzato, perchè voglio anch'io che la VoR mi parli di Anna Politkovskaja e che la VOIRI mi dica come sono andate le elezioni in Iran.

No, invece mi dicono come si fa la passata di pomodoro a Savona (ancora ancora capirei a Mosca...) e mi chiedono cosa direi ad un musulmano che ha digiunato. Per la prima non ho bisogno della VoR, alla seconda ho risposto che gli direi che il "bagno lo può fare"... al contrario dei morti in piazza a Teheran.